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Descrizione:
Piacevole itinerario, poco impegnativo se non si considera la lunghezza e la presenza di fango, che dal lago di San Liberato porta fino alla riserva del Tevere Farfa percorrendo piste sterrate e stradine secondarie, seguendo il
tracciato di una tappa della cosiddetta "via dell'acqua" che da Assisi porta a Roma (https://viadellacquaassisi.wixsite.com/laviadellacqua/la-via) . Noi l'abbiamo percorso utilizzando il treno fra le stazioni di Nera-Montoro e Poggio Mirteto.
Partendo dalla stazione di Nera Montoro (treno diretto da Roma Tiburtina)si percorrono 6 km di strada asfaltata per poi deviare verso il lago artificiale di San Liberato, popolato di anatre e cigni, da qui una sterrata conduce in
prossimità dello svincolo autostradale di Orte. Sempre su sterrato si costeggia l'autostrada per poi deviare verso l'interno puntando verso il piccolo borgo di San Vito. Si passa sotto Otricoli per poi trovarsi nel mezzo dei
ruderi della città romana di Ocriculum, ben conservata nei resti di un anfiteatro, teatro e basilica. Si passa poi accanto al Tevere proseguendo nei campi coltivati, si incrocia varie volte l'autostrada e si guada un fossato. Dopo un tratto di asfalto lungo la via Flaminia si riprendono le sterrate lungo il fiume e la ferrovia, si supera il fiume Treia e si affronta l'unica salita impegnativa della giornata. Ritornati nella piana nei pressi dello svincolo di Ponzano-Soratte si continua su sterrate fra le anse del fiume fino ad incrociare l'acquedotto del
Peschiera in corrispondenza dell'oasi naturalistica Tevere-Farfa. Qui termina l'itinerario nei pressi della stazione di Poggio Mirteto.
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