Descrizione:
Giro che permette di pedalare fino alla vetta del Monte Stabiata, in una zona scarsamente battuta anche per l'ingombrante vicinanza della ben più attraente Catena del Gran Sasso, il tour è caratterizzato da una lunga salita un po' sassosa che da Aragno porta ai piani del Precoio e poi un ultimo durissimo strappo su prato per arrivare in una cima vicina a quella del Monte Stabiata a quota 1.610 m (ma volendo si può arrivare anche sulla vetta dello Stabiata dalla Forcelletta a quota 1.650 m).
Sono partito dall'uscita del casello Aquila Ovest e prendendo la SS17 del Gran Sasso (dove ho parcheggiato) prendendo direzione L'Aquila, dopo un paio di km si prende a sinistra via della Croce Rossa (SS17 bis) che seguiamo per 3,4 km fino ad una grossa rotatoria dove scendiamo per una stradina parallela alla Statale per arrivare nel quartiere di Gignano, superiamo con un cavalcavia la Statale e seguiamo le indicazioni per Bazzano scendendo rapidamente su asfalto che lasciamo dopo 1,2 km per prendere una sterrata in piano e molto panoramica che ci porterà al paese di Bazzano prima e all'area industriale poi una volta scesi dal borgo.
Si prosegue su asfalto in lieve salita per un km per poi girare a sinistra e prendere una fangosa sterrata che costeggia un ruscello che, ignorando le successive intersezioni, ci porterà al paese di Paganica dove incrociamo la strada principale (via Piave) che si prende a sinistra, poi a destra Via Oberdan e subito a sinistra Via Gioacchino Volpe (fonte sulla sinistra sopo pochi metri), dopo 500 m a destra prendiamo via Santa Croce che sale rapidamente per divenire sterrata dopo 400 metri, comincia quindi la lunga salita abbastanza pedalabile che ci porterà in 3,5 km al valico a quota 930 m, segue discesa fino al sottopasso dell'autostrada,e successiva salita che ci porterà ad Aragno (1000m), prima su asfalto e poi su sterrato molto duro nella parte finale quando arriviamo sull'asfaltata, a questo punto meglio riprendere fiato (presenza di acqua al cimitero).
Ripartiti (l'asfaltata va presa verso destra verso il cimitero) poco dopo prendiamo a sinistra Via Santa Barbara che sale fra le antiche e a volte diroccate case del paesetto, dopo un tornante a sinistra mettere subito il rampichino e imboccare la stradina sterrata che sale compiendo una stretta curva a destra, la pendenza è subito proibitiva ed il fondo sassoso ci mette del suo per rendere la pedalata faticosa, ma con un po' di equilibrio si rimane in sella !!!
Si continua sulla sterrata che man mano diviene meno dura ma sempre sassosa per 3,5 km dove guadagneremo ca 300 m di dislivello, arrivati a quota 1.330 ad un bivio si prende la sterrata di sinistra in salita ignorando quella di destra che scende verso San Pietro alla Ienca, ancora brevi strappi ed arriviamo a quota 1.400 m entrando negli immensi prati del Precoio appena sotto la Montagna d'Aragno, si tagliano i prati sostanzialmente in piano poi una breve salitella ci porta in un valloncello fra due collinette, una specie di "porta" da cui si entra nel versante vista Gransasso dei monti, lo spettacolo è maestoso con le Malacoste, il Monte Ienca ed il Monte San Franco di fronte a noi che formano un imponente muraglia veramente suggestiva.
Tagliando i prati anche su questo versante ci troviamo il monte Stabiata e le due vicine vette di fronte a noi (quella più vicina è la meta della giornata) e si può notare la sterrata che taglia i contrafforti di questi monti dove pedaleremo proseguendo col giro.
La sterrata è abbastanza pendente ma decisamente pedalabile, superata una fonte sulla destra, lo sterrato lascia spazio ad un verde prato con la pendenza che rasenta il 25% e rende necessario spingere per una decina di metri, l'obiettivo è comunque davanti a noi: raggiungere la Forcelletta (1.590 m) !!
Arrivatici, sulla destra abbiamo il Monte Stabiata (1.650m), sulla sinistra le altre cime, io sono andato a sinistra arrivando in vetta (1.610 m) non senza faticare ma sempre pedalando su prato.
La vista è spettacolare: Campo Felice e l'altopiano delle Rocche, L'Aquila, Camarda, Lucoli, La catena del Gran Sasso con la sua mole impressionante ed incredibilmente vicina.
Per tornare ai prati del Precoio la via è a scelta, io ho preso una discesa che punta verso la fonte passata in precedenza, giù la sella e passa la paura !!! il fondo è ovviamente un morbido prato che mette sicurezza, arrivati alla fonte si percorre a ritroso la sterrata fatta poco prima e si torna ai prati del Precoio dove si prende a destra in discesa una sterrata stretta che percorre longitudinalmente un valloncello (attenzione al fondo un po' smosso) la sterrata si allarga perdendo rapidamente quota per arrivare al Piano del Monte (1.160m), un altopiano collinare dove con le ultime forze percorriamo dei saliscendi fino ad incontrare una larga sterrata che piega a destra in una tagliata, siamo sulla testata della discesa delle Ritorte.
Il fondo è perfetto, e con un impressionante numero di tornanti perdiamo facilmente quota fino alla fonte Stabiata (870m) poi altri saliscendi su asfalto per arrivare al paese di Arischia senza entrarci, giunti su una larga asfaltata la seguiamo a sinistra scendendo verso la SS17 del Gran Sasso a forte velocità, raggiunta la quale la si prende a sinistra ed in 8 km fra sterrati ed asfalto (per evitare di fare la Statale) torna alle macchine.