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Itinerario n. 061 - L'anello della riserva naturale "Zompo lo schioppo"

Scheda informativa

Punto di partenza: Grancia (Avezzano)
Distanza da Roma : 120 km
Lunghezza: 35 km
Ascesa totale: 1210 m
Quota massima: 1550 mslm
Tempo in sella: 3h 40m
Sterrato: 85 %
Cartografia: Monti Ernici - Val Roveto 1:30.000 ed. selca
Prima effettuazione: maggio 2006
Ultimo aggiornamento: agosto 2021
Generalità
Impegnativo itinerario sulle pendici del Monte Viglio intorno alla riserva naturale della cascata "zompo lo schioppo"; il più alto salto d'acqua dell'appennino. Nella parte alta del percorso si aprono ampi panorami sulle montagne circostanti. La discesa avviene per buona parte in una splendida faggeta
Come arrivare
Per arrivare a Grancia si prende l'autostrada per Pescara uscendo ad Avezzano. Si segue poi la strada a scorrimento veloce Avezzano - Sora fino al km 21. Si imbocca lo svincolo per Morino e si seguono le indicazioni per "zompo lo schioppo". Arrivati all'abitato di Grancia si può posteggiare

Altimetria

Mappa

Descrizione percorso
Km 0,0 - 566 mslm
Il punto di partenza è situato circa 1 km dopo il centro dell'abitato di Grancia in corrispondenza di un bivio. Si prende a destra in salita in direzione Brecciose. Si segue la strada principale che piega a sinistra uscendo dalla frazione. Si prosegue in salita su uno stradello asfaltato

Km 1,6 - 687 mslm
In corrispondenza di una casa si prende la cementata di sinistra che diviene subito sterrata. Si prosegue sempre in salita su fondo abbastanza compatto. Dopo circa 1 km si ritrova l'asfalto
Km 4,8 - 907 mslm
Si percorre l'ampio tornante a sinistra trascurando lo stradello in discesa che prosegue dritto davanti a noi. Sulla destra si comincia a vedere l'abitato di Meta
Km 6,8 - 996 mslm
Arrivati alle prime case di Meta si gira a sinistra percorrendo una strada inizialmente in piano. Dopo 500 m ad un cartello di divieto di transito inizia lo sterrato e con esso 7 km di salita. Il fondo è a tratti sconnesso ma comunque agevolmente pedalabile. Si entra nel bosco e si percorrono diversi tornanti dominati dalla mole del Viglio. Un bel fontanile vicino ad un rifugio ci segnala l'imminente fine della salita.

Km 14,8 - 1550 mslm
Si arriva ad una panoramicissima sella da cui si domina tutta la riserva naturale e da cui possiamo studiarci il percorso che ci aspetta. Comincia la discesa e si entra ben presto nel bosco. Superato un ricovero per animali inizia il tratto più bello della faggeta in cui sembra di volare su un tappeto di foglie
Km 21,2 - 1193 mslm
Fare attenzione a questa deviazione perché difficilmente individuabile. Dopo un tornante a destra se ne trova, percorsi un centinaio di metri, un altro a sinistra. Sulla destra c'è una pista fino al tornante superiore. Con la giusta attenzione si scorgeranno sulla destra, dipinti sul tronco di un albero situato sul ciglio della stessa dei segnali CAI Bianco-Rosso-Bianco
Se i segnalini per qualunque ragione ci dovessero sfuggire non preoccupatevi: dopo altri 200/250 metri ed un paio di curve la strada finisce in una radura, basterà passeggiare un paio di curve indietro in salita e scorgeremo, questa volta sulla sinistra con piu evidenza i segnalini CAI Bianco-Rosso-Bianco che ci accompagneranno passo passo e bici in mano lungo il nostro tracciato."
Km 21,3 - 1185 mslm
Si imbocca la stradina verso sinistra,in discesa
Km 22,2 - 1122 mslm
Un cartello in legno segnala che a sinistra c'è il sentiero che conduce alla chiesetta di S.Maria del Pertuso dove si può arrivare a piedi in una decina di minuti. Vale la pena comunque percorrere i primi metri del sentiero che ci fanno passare in una suggestiva caverna (buco del cauto?) sotto la roccia strapiombante. Ripresa la bici si continua in leggera salita lungo lo stradello
Km 23,0 - 1182 mslm
Lo stradello termina in una piccola radura. L'itinerario prosegue di fronte a noi lungo il sentiero che sale nel bosco e che seguiremo per circa 1 km. All'inizio è necessario scendere e spingere la bici ma poi si trovano diversi tratti pedalabili.
Ad agosto '21 Francesco ha segnalato:
"...il sentiero da prendere non è più segnato ed è diventato abbastanza nascosto con la  vegetazione e gli alberi caduti che lo interrompono in diversi punti e lo rendono abbastanza ostico da percorrere...fidarsi della traccia GPS"
Km 23,7 - 1247 mslm
Al bivio prendere la traccia di sinistra che scende verso il fondo della valletta
Km 23,9 - 1231 mslm
Camminando sui sassi si guada il torrentello. Saliti sull'altra sponda si ritrova subito una pista pedalabile che passa sotto ai cavi elettrici
Km 24,5 - 1270 mslm
Si incrocia la sterrata principale. La imbocchiamo a sinistra in discesa. Percorriamo circa 10 km facendo attenzione ai tornanti e ad alcuni tratti dal fondo sconnesso. Verso la fine incontriamo una bella area attrezzata a servizio della riserva ed il sospirato asfalto sul quale percorriamo l'ultimo km per tornare al punto di partenza
 

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