DESCRIZIONE

Itinerario n. 030 - Nella riserva naturale del Monte Navegna

Scheda informativa

Punto di partenza: Ascrea
Distanza da Roma : 80 km
Lunghezza: 25 km
Ascesa totale: 880 m
Quota massima: 1150 mslm
Tempo in sella: 2h 10m
Sterrato: 65 %
Cartografia: CTR 1:10.000 fogli 35716 35813 36604
Prima effettuazione: novembre 2004
Ultimo aggiornamento:
Generalità
Percorso mediamente impegnativo che si svolge nei boschi fra i laghi del Salto e del Turano con una divertente discesa nel tratto centrale su traccia di sentiero. Il ritorno può essere variato percorrendo le gole dell'Obito descritte nell'omonimo itinerario (n. 18). Il percorso è stato ideato, proposto ed esplorato da Andrea e Giovanni
Come arrivare
Percorrere l'autostrada A 24 Roma - L'Aquila ed uscire a Carsoli. Seguire le indicazioni per Rieti, Lago del Turano percorrendo la SP 34 fino al km 29. La macchina si può lasciare in una piazzola subito dopo il bivio per Ascrea

Altimetria

Mappa

 
Descrizione percorso
Km 0,0 - 545 mslm
Punto di partenza è il bivio per Ascrea dove inizia la salita su asfalto
Km 2,6 - 722 mslm
Senza entrare in paese al tornante si prosegue in direzione "cimitero". Dopo 700 metri inizia lo sterrato che si incunea nella gola dell'Obito. Tranne un breve tratto ripido e dal fondo sconnesso si pedala tranquillamente seguendo la comoda sterrata

Km 5,7 - 800 mslm
Si tralascia una deviazione sulla destra e si continua a sinistra in salita nel bosco
Km 6,7 - 855 mslm
Si prosegue dritti sulla sterrata principale. La pendenza si fa più impegnativa in un tratto in cui si affrontano 4 tornanti
Km 7,6 - 951 mslm
In corrispondenza di un cartello in legno del parco Cervia - Navegna si incontra l'asfalto. Si prende a sinistra proseguendo in leggera salita nel bosco con ampio panorama. Dopo un paio di Km troviamo sulla destra un campo di calcio ed un area attrezzata
Km 9,5 - 1020 mslm
Subito dopo il bivio a destra per la chiesa di S. Maria si prende a sinistra la stradina in salita dal fondo cementato. Un cartello in legno indica "monte Navegna". Superata una prima ripida rampa si prosegue su buon fondo sterrato
Km 11,1 - 1079 mslm
Si oltrepassa una casa rifugio sulla destra
Km 11,4 - 1106 mslm
Si prosegue a sinistra in leggera salita sulla sterrata principale che segue il perimetro della riserva naturale. Al km 11.6, in corrispondenza di un valico, la strada piega bruscamente sulla destra
Km 13,6 - 1055 mslm
Arrivati ad un ampia sella con diversi cartelli indicatori si prosegue dritti in salita verso fonte le Forche
Km 14,9 - 1150 mslm
In corrispondenza dell'ampio pianoro e dell'area attrezzata di fonte le Forche ci si può concedere un po' di riposo . Ripresa la bici ritorniamo per la strada percorsa all'andata percorrendola per circa 1,5 km oltrepassando di 300 m la sella con i cartelli indicatori
Km 16,4 - 1053 mslm
In corrispondenza di tre frecce indicatrici in legno si abbandona la sterrata e si prende a destra il sentiero segnato con paletti in legno dalla punta verniciata in rosso. Inizia qui un tratto tecnicamente impegnativo ma molto spettacolare. Attenzione al morbido fondo di foglie che può celare rami o sassi

Km 17,8 - 855 mslm
Si ritrova lo sterrato percorso all'andata. Si prende in discesa verso destra
Km 19,4 - 780 mslm
All'altezza di un bivio sulla sinistra o si prosegue dritto percorrendo la stessa strada dell'andata tornando in 5 km al punto di partenza o si gira a sinistra percorrendo l'itinerario "le gole dell'Obito" che con qualche discesa molto tecnica e alcune ripide rampe ci porta a Paganico e di li alla strada provinciale
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NB il tracciato non arriva a fonte le forche

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